Pietra
La Pietra del Sollievo

Il dolore cervicale

Il dolore cervicale con o senza irradiazione al braccio, costituisce  un frequente motivo di consultazione di un medico e va trattato con grande attenzione perché dietro ad esso possono nascondersi gravi patologie.
Non ci soffermeremo sulle patologie di origine polmonare,gastrico o dei tessuti molli del collo, responsabili di un dolore riferito alla colonna cervicale,  ma tratteremo le cause intrinseche alla colonna che danno dolore cervicale.
La colonna cervicale è molto mobile e permette ampi movimenti di flessione, estensione, inclinazione laterale, rotazione, ma  proprio per questa sua caratteristica però è soggetta a danni di usura oltre che a traumi vari.
Le articolazioni  relative alle vertebre C4,C5, C6 e C7,dotate di maggior mobilità, sono anche quelle interessate principalmente da alterazioni degenerative.
Le patologie più frequenti responsabili del dolore al collo sono rappresentate dallo spasmo muscolare, dalla spondilosi cervicale, dalle sindromi da compressione e dalla spondilite anchilosante.
Lo spasmo muscolare può essere dovuto ad una postura non corretta,a bruschi movimenti del capo o secondario a patologie legate all’ansia o alla depressione.
Un esempio di lesione grave è data dal “colpo di frusta”  dove, a seguito di un trauma, si verifica una iperestensione od una iperflessione del collo con strappo muscolare.
I tempi di recupero sono prolungati nel tempo con dolore forte che pregiudica ulteriormente  i movimenti , già ridotti dalla lesione.
La spondilosi cervicale o osteoartrosi cervicale è rappresentata dalla degenerazione dei dischi intervertebrali e dalle alterazioni dei corpi vertebrali adiacenti.

esempio di problemi al disco

Nella patologia del disco, la sintomatologia è legata al volume della porzione di nucleo polposo prolassata nel canale vertebrale, al livello e al numero delle radici nervose interessate dalla compressione,dal tipo di ernia ( protrusa, espulsa, migrata) e dalla direzione che la stessa  prende. Una caratteristica che aggrava il quadro sintomatologico è la concomitanza di un diametro del canale spinale ristretto (in un canale ampio una ernia voluminosa può essere asintomatica). Il dolore subentra :

  • per compressione sulle radici nervose
  •  

    compressione

  • per compressione dei vasi con disturbi circolatori locali
  • per la presenza di una contrattura muscolare
  • per flogosi pre-erniaria da degenerazione del materiale discale
  • per aderenze peridurali (ernie non recenti)
  • per reazione periostiale con formazione di osteofiti che comprimono le radici (protrusione discale)

osteofiti

DIAGNOSI

Nella patologia cervicale la diagnosi si avvale della radiografia, della TC, della Risonanza Magnetica, dell’Elettromiografia.
Tutte queste indagini strumentali devono essere precedute da una visita accurata da parte del medico specialista (algologo, ortopedico, neurochirurgo), per focalizzare al meglio la causa primaria.

TERAPIA

Il riposo è indicato soprattutto nelle fasi acute con un rotolo morbido sotto l’incavo del collo. Se si utilizza la posizione seduta, utile sarà un collare imbottito o un poggiatesta.
L’utilizzo di un collare da portare durante tutte le ore del  giorno è consigliato nei traumi (“colpo di frusta”) o nelle fasi acute.

collare

Provvedimenti fisici

Chinesiterapia
Migliora il tono e il trofismo dei muscoli della colonna cervicale e rieduca la funzionalità vertebrale.

Massoterapia
Favorisce il rilasciamento muscolare, complementare ad altre tecniche nella rieducazione.

TENS
La stimolazione elettrica transcutanea (TENS) è una tecnica sicura ,non invasiva e discretamente efficace; i risultati somo maggiormente apprezzabili se associata a chinesiterapia e alla farmacoterapia.

DOLORE CERVICALE ED OSSIGENO-OZONO TERAPIA

L’applicazione della ossigeno-ozono terapia è altamente indicata nel dolore cervicale da trauma o da patologia erniaria, lasciando l’intervento chirurgico ai casi in cui sussiste una compromissione neurologica.
La ossigeno-ozono terapia consiste nell’introduzione di una miscela di ossigeno e ozono per via intramuscolare mediante una siringa nella zona del dolore.
L’azione dell’ozono è dovuta al suo potere ossidante che, quando agisce sui doppi legami del carbonio negli acidi grassi insaturi, provoca la formazione di perossidi.

Nel trattamento del dolore vertebrale questo provoca  importanti azioni :

  • miglioramento dell’ossigenazione e della circolazione locale
  • azione antinfiammatoria ed analgesica locale

Per la sua alta capacità di espansione, una volta raggiunto il disco intervertebrale, permette la liberazione di acqua dai mucopolisaccaridi presenti nello stesso.
La liberazione di acqua determina quindi una diminuzione della pressione intradiscale ed una conseguente riduzione della compressione del disco sulla radice nervosa.

Tecnica

La tecnica consiste nel posizionare il paziente sul lettino in posizione prona (“a pancia in giù”).
Identificati attraverso la palpazione i riferimenti anatomici, si procede con l’infiltrazione intramuscolare di ozono in quantità (mcg/ml) prestabilita dall’operatore a seconda del segmento da trattare.
Indipendentemente da quello che è il meccanismo dell’ozono, la sua azione sarà tanto più potente ed efficace quanto più vicino si arriverà al punto di azione.
Dopo il trattamento in via cautelativa (solo per questo!) si lascia il paziente sul lettino per alcuni minuti.